MENO DESIDERIO DA PARTE DELLE DONNE, MENO RAPPORTI OCCASIONALI DA PARTE DEGLI UOMINI. IL SESSO DOPO DUE ANNI DI PANDEMIA
Com’e’ cambiata la sessualita’ ai tempi del Covid? Una ricerca recente rivela che una donna su due prova meno desiderio sessuale. Le restrizioni e le paure degli ultimi due anni legate alla pandemia hanno influito sulla propensione al sesso occasionale e sulla sperimentazione di nuove pratiche, individuali e di coppia. Uno studio condotto sulla popolazione italiana da ricercatori e ricercatrici dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri” e di altri istituti di ricerca IRCCS, pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Epidemiology, ha in generale confermato un dato prevedibile e lungamente commentato negli ultimi due anni riguardo a una significativa diminuzione dell’attività sessuale durante il lockdown sia tra i soggetti conviventi che tra quelli non conviventi.
Oltre un terzo della popolazione – 6.003 persone comprese tra 18 e 74 anni – ha riferito un cambiamento nella propria vita sessuale, principalmente una diminuzione dell’attività. All’interno della popolazione convivente, la diminuzione è stata più marcata tra le persone più giovani, di sesso maschile, abitanti in case più piccole e che trascorrevano più tempo all’aperto prima della pandemia.
Secondo le conclusioni dello studio, è probabile che il lockdown abbia avuto un impatto sulle abitudini e «sui fattori di rischio comportamentali, inclusi atteggiamenti e pratiche sessuali». Si suggerisce tuttavia che i cambiamenti siano analizzati in futuro tenendo in conto la possibilità di un’influenza esercitata anche da fattori sociali e di salute mentale, e non soltanto legati alle norme sul distanziamento fisico.
A partire dai dati più recenti di un importante sondaggio sulla popolazione britannica, un articolo del Guardian ha descritto e analizzato l’impressione che la pandemia abbia determinato in molti casi cambiamenti significativi e stabili nelle relazioni e nei rapporti sessuali, a cominciare da una ridotta inclinazione al sesso occasionale con persone sconosciute. Sembrano in generale cresciute sia una certa tendenza ad avere rapporti con conoscenti e amici o amiche, sia una propensione a sperimentare nuovi oggetti e pratiche sessuali, in coppia o individualmente.
Il sondaggio citato dal Guardian fa parte di un ampio studio longitudinale – una raccolta di opinioni che misura le variazioni nel tempo – condotto ogni dieci anni, fin dal 1990, e noto come National Survey of Sexual Attitudes and Lifestyles (NATSAL), i cui risultati sono ampiamente utilizzati nella ricerca e nella valutazione delle politiche nazionali da intraprendere. Nel 2020 la consueta raccolta dei dati faccia a faccia, che richiede un biennio di lavoro, è stata interrotta a causa della pandemia e sostituita da una raccolta tramite internet nel rispetto delle norme sanitarie.
Sono state raccolte complessivamente le risposte di 6.500 persone di età compresa tra 18 e 59 anni, intervistate in due diversi momenti della pandemia: luglio 2020 e marzo-aprile 2021, cioè sia durante la prima che durante la seconda ondata di contagi da COVID-19. Il gruppo di ricerca ha suddiviso la popolazione dello studio in quattro sottogruppi: le persone che non hanno una relazione stabile e non hanno rapporti sessuali; quelle che non hanno una relazione ma hanno rapporti sessuali; quelle che hanno una relazione ma non convivono; e infine le persone che hanno una relazione e convivono.
(Cit. da www.ilpost.it e www.repubblica.it)