IL BARONE: “CON LA BLACK SWEET NON HO PIU’ NULLA A CHE FARE”
Dopo un’esperienza durata sei mesi, il Barone prende le distanze dalla Black Sweet Entertainment. “Si è trattato di un periodo positivo, ricco di iniziative interessanti, ma all’interno della Black Sweet
eravamo su due prospettive diverse riguardo al porno. Abbiamo realizzato secondo me prodotti qualitativamente validi, ma ritengo che alcuni passi non si sarebbero dovuti fare. Tutto qui. Ci tenevo a questa precisazione soprattutto per sottolineare il fatto che non ho più nulla a che fare con ogni proposta, prodotto o iniziativa che porti il marchio Black Sweet da ora in avanti”.
Quali sono quei ‘certi passi’ che non andavano fatti?
Innanzitutto non avrei concentrato la produzione solo su prodotti etero, ma avrei diversificato l’offerta con film trans, s/m, etc. Non avrei messo sotto contratto tre ragazze. Coi tempi che corrono, una testimonial basta e avanza. Avrei concepito il sito dell’azienda in maniera innovativa, non basato esclusivamente sul download delle scene (terreno sul quale c’è una concorrenza micidiale), ma un mix tra un sito di news (come il Ciarlatano), una web tv con materiale inedito (back stage dei film, interviste, etc.) e, ovviamente, la vendita di dvd e il download delle scene. In questo modo ci si sarebbe proposti a un numero maggiore di utenti. Infatti, se vai a vedere, il sito della Black Sweet è fermo da quasi due mesi ed ha avuto in tutto questo tempo i contatti che il Ciarlatano ha avuto in due giorni. Diciamo che, per essere un’azienda nuova, è nata con una concezione troppo “classica” del porno.