IL NAUTILUS CLUB? APERTO E PIU’ IN FORMA CHE MAI!
Nei giorni scorsi la notizia riportata su un quotidiano di larga tiratura ha gettato nello scompiglio i frequentatori del club milanese Nautilus. Il privè è aperto anzi, è più in forma che mai. In merito, abbiamo ricevuto una lettera dalla nuova gestione che pubblichiamo volentieri. “Perchè stanno chiudendo così tanti club privé? Un po’ perchè c’è la crisi… e un po’ perchè sono cambiate le regole. A differenza delle discoteche, dei night e dei lap-dance che sono a tutti gli effetti dei locali pubblici e pertanto sarebbe reato farci sesso all’interno, i club privé (o circoli privati per scambio di coppie) sono dei posti gestiti da associazioni private che riuniscono persone con lo stesso interesse (lo scambio di partner e la trasgressione sessuale), e in quanto luoghi “privati” è possibile fare sesso “tra soci” all’interno. (…) Per essere un vero circolo privato occorre che tutte le persone che vi accedono siano già munite di tessera e quindi già “associate” per affinità di interesse, che non si possa accedere liberamente mediante il pagamento di un biglietto di ingresso (ma sono ammesse quote di partecipazione o rimborsi spese per i servizi di cui si gode all’interno del circolo), che non vi sia scopo di lucro da parte dei gestori, che non ci si pubblicizzi e che non si diffondano notizie delle proprie attività al di fuori dei propri associati.
E’ anche essenziale che chi vi collabora stabilmente sia regolarmente assunto e retribuito, e che vengano rilasciate ricevute fiscali per ogni operazione “commerciale” (tipo vendite di alimenti o bevande al bar)… e che comunque l’associazione e i locali siano a norma in materia fiscale, di sicurezza, igiene e prevenzione come qualsiasi altra attività lavorativa. Nell’Agosto 2011 è cambiata la normativa anti incendio anche per le palestre e i circoli privati: tutti i luoghi di trattenimento e/o spettacolo superiori ai 200mq, quindi anche discobar, locali con musica dal vivo, associazioni e circoli, club ecc. devono avere le stesse strutture, attrezzature e certificazioni di una discoteca pubblica… incluse vie di esodo, porte anti incendio con maniglioni, luci di emergenza, indicatori di vie di fuga, materiali tutti ignifughi, certificazioni di agibilità di spettacolo e certificato di prevenzione incendi, personale formato con corsi specifici e squadra per la gestione delle emergenze. Nell’Ottobre 2011 proprio durante uno di questi controlli in cui gli inquirenti cercavano anche di capire se i locali (privati) in analisi erano dei finti club mascherati da associazioni private, il Nautilus venne chiuso e la vecchia gestione indagata per irregolarità sulla sicurezza, e null’altro venne verbalizzato.
Le uniche accuse formulate veramente sono state poste dai Vigili del Fuoco che hanno trovato le uscite di emergenza non di larghezza regolare e parzialmente ostruite da tappeti non ignifughi, ma durante tale controllo emerse anche che ad alcuni soci le tessere furono fatte istantaneamente e che questi avevano pagato subito un biglietto di ingresso con la tessera, ma che non l’avevano richiesta preventivamente… per i quali sono partiti degli accertamenti di Polizia.
In merito la legge parla chiaro: le tessere di una associazione privata non si possono rilasciare subito e la domanda di tesseramento ad una circolo non può essere contemporanea al rilascio della tessera stessa, ma deve essere tassativamente richiesta prima… sennò è come comperare il biglietto di una qualsiasi discoteca.
La nuova gestione che ha riaperto il club privé Nautilus nel Dicembre 2011 ha adeguato tutto il locale alle nuove normative anti incendio, rifacendo anche gli impianti e elevando tutti gli standard igienici e di sicurezza a livelli tali da ricevere complimenti sia dagli stessi enti di controllo che dagli avventori che puntualmente si ritrovano nel nuovo Nautilus club.
Sono tutti concordi nell’affermare che il nuovo Nautilus ha fatto, cambiando gestione, un enorme salto di qualità sia come locale che come frequentazione, dovuta anche al fatto che le coppie entrano gratuitamente e che le quote di partecipazione alle feste sono molto ridotte rispetto agli altri club privè. (…) Stesso discorso vale anche per le serate bisex, quelle con le trans e di travestitismo, gli appuntamenti bdsm e le feste fetish, che sono ormai un riferimento nazionale per gli appassionati.
Ma tali risultati sono stati possibili anche per la predisposizione dei nuovi gestori che, avendo già l’esperienza di altri circoli privati e che di giorno si occupano di prevenzione e sicurezza sul lavoro, hanno investito molte risorse anche personali sull’adeguamento del posto.” (…)