IL COLLEGIO DELLE DEBUTTANTI VIZIOSE/14 – VIETATO AI MINORI
Juliette e Margaret si guardano. Un’occhiata d’intesa.
– Tutte e quattro sul letto, insieme alle altre due – ordina Juliette.
– Adesso fate quello che vi sentite, quello che vi viene d’istinto… – prosegue nell’impartire direttive Margaret.
Il gruppo di ragazze annuisce in coro. Si raduna sul letto fremente, invaso da voglie sconfinate e con la fantasia che galoppa nelle lande più perverse e deviate dell’erotismo.
Anche i tre uomini si sono avvicinati al letto, non vogliono perdersi lo spettacolo di quell’insieme di ragazze nude, quel susseguirsi di fiche aperte e quel ballare di seni splendidi, tutti già turgidi. Le linee del culo sono una rassegna completa di come può sporgere la parte posteriore femminile: a mandolino, tonde, più esigue come fossero l’ampliamento delle cosce, consistenti e abbondanti. I solchi si schiudono a ogni piegamento, fanno intuire la presenza dell’ano da penetrare…
I tre uomini sono eccitati, i loro uccelli si tendono verso le ragazze come spade sguainate, pronti a lanciarsi nella mischia e a dare battaglia.
Le ragazze ora si muovono con impaccio. Sono al centro dell’attenzione e si sentono sotto esame.
– Scioglietevi, fare quello che vi viene in mente spontaneamente – le sprona Juliette.
– Non dovete avere paura di niente, nessuno è qui per giudicare e non rischiate nulla. Semmai riceverete qualche palpatina e qualche cazzo in più durante il corso, per rendervi più esperte. Ma siete qui per questo vero? – aggiunge Margaret per rinfrancarle.
L’atmosfera si distende e assume quella lasciva dell’orgia. I respiri di tutti si fanno più profondi e le mani iniziano a muoversi con sensualità. Scorrono sui corpi. Anche gli uomini si avvicinano per toccare i solchi, palpare i seni, sfiorare le fichette che iniziano a inumidirsi.
Tutti avvertono di essere nella giusta dimensione per godere.
Margaret e Juliette si sorridono soddisfatte. Insieme sono un’ottima squadra.
Le cosce delle prime due ragazze vengono aperte dalle altre. Le gambe sono così spalancate che i lembi delle grandi labbra si staccano e mostrano l’interno bagnato, le piccole labbra tumide e il clitoride sporgente. Le dita sottili ed emozionate appiattiscono i petali di carne arrossata dal desiderio, i visi bramosi si chinano. Le due ragazze che hanno scelto di iniziare il cunnilinguo alle compagne inarcano il corpo flessuoso, poi si accovacciano e nel farlo i loro glutei si dividono, mostrano l’ano sbocciato. Le lingue si addentrano tra le pieghe delle conchiglie. Leccano le valve infiammate di piacere, succhiano il bottoncino svettante. Allungano le mani fino ai seni prominenti e li spremono forte, afferrano i capezzoli e li strizzano con veemenza. I corpi sottostanti si sfaldano di godimenti, ondeggiano spinti dalla marea dell’orgasmo. I fianchi si aprono, si abbandonano ai passaggi di lingua sempre più infervorati. Le mammelle si arrossano e la pelle increspata dalle palpate invadenti si sporge in cerca di prese nuove che riescano a prendere il centro della mammella, stringerlo e riempirlo di scariche elettriche.
Le due ragazze rimaste ai lati a osservare hanno il medesimo impeto. Si abbassano tra i glutei delle compagne indaffarate a leccare le fiche, guardano gli orifizi dietro, disponibili e che, con le loro contrazioni: aperto chiuso, aperto-chiuso, sembrano mandare un messaggio muto, in codice. Una richiesta impellente di penetrazione, di riempimento immediato. L’indice e il medio uniti si bagnano dei rivoli che scorrono dalle vagine, giù fino all’incavo delle natiche, poi si mettono davanti all’ano. Lo accarezzano tutto con i polpastrelli e d’impeto si spingono dentro il buco, nell’attimo in cui si dilata. Si vedono le falde di culo penetrate contrarsi, rabbrividire di piacere.
Le ultime due ragazze aggiungono un’altra iniziativa eccitante. Con la mano sinistra si masturbano con foga la fica.
– Che spettacolo magnifico questi corpi di ragazza incatenati dal piacere! – esclama estasiata Juliette.
– Che sinfonia sublime questo insieme di gemiti e sospiri! – aggiunge Margaret.
I tre uomini, senza neppure attendere un ordine, si muovono. Si tuffano sul letto, tra quelle carni giovani, quei buchi pronti per loro. Prendono a caso una delle ragazze, la slegano dall’intreccio. Avvicinano il cazzo alla fica o al buco del culo. Lo affondano dentro l’orifizio, nel cunicolo di burro fuso, di piacere caldo e di strette appassionate, ormai prive di paure o di ritegni.
Le sei ragazze passano e ripassano dai cazzi impennati. Si lasciano fare la fica e l’ano. Partecipano con un trasporto sempre più sicuro, navigato, alle incursioni dei grossi cilindri. I buchi si dilatano e si riempiono a ritmi sempre più ravvicinati.
Le ragazze non smettono mai di masturbarsi a vicenda, anche quando le mani maschili le afferrano, le spostano, le mettono nelle posizioni accovacciate o ripiegate per prenderle e invaderle con le verghe di marmo. Ormai sono dentro il mondo dell’erotismo allo stadio più alto. Ne sono invase e difficilmente da oggi in poi potranno rinunciare a simili estasi. Si spingeranno sempre oltre alla ricerca di picchi sempre più alti, sempre più fantasiosi e spregiudicati.
Margaret e Juliette si tengono per mano. I loro occhi brillano. L’altra mano, quella libera, è affondata nelle loro intimità. Continuano a masturbarsi e a godere.
– Allora, cos’hai deciso? – chiede Juliette titubante.
– Resto, accetto la tua proposta – risponde sicura Margaret.
– E Mark? – domanda ansiosa la direttrice, teme un ripensamento all’ultimo minuto.
– Mark è un bel sogno, un amore giovanile, ma non è ancora il mio futuro. Voglio percorrere questa strada. Vedremo dove mi porta… – conferma determinata Margaret.
– Ti porterà all’indipendenza, all’evoluzione mentale e fisica del tuo essere. Di questo ne sono certa – conclude Juliette. – Sono fiera di te.
– Grazie… di tutto – aggiunge Margaret con sincera gratitudine.
– Grazie a te, mia adorabile strega. Che ne dici se ci buttiamo anche noi nella mischia… – propone la direttrice.
– Ottima idea – fa di rimando l’allieva. – Voglio godermi almeno uno di quei cazzi e qualcuna di quelle boccucce vogliose e lascive.
I corsetti cadono a terra. Le calze si arrotolano lentamente e si ammucchiano sul pavimento accanto alle scarpe che brillano, rosse, come due fiche spalancate.
Le due donne nude si avvicinano al letto. Prendono ciascuna un cazzo turgido e imperlato di succhi. Lo guidano verso le loro intimità cosparse di piaceri liquidi.
Godono. Le loro urla si innalzano acute e sensuali sopra tutte le altre.
Fuori l’anta continua a sbattere e la lanterna a ondeggiare.
I loro movimenti sono più veloci.
Sono gli orgasmi a soffiare fino a loro e a farle muovere come richiamo per nuove godute.
Le grida della stanza escono, si innalzano nel cielo. Diventano vento che danza tra i rami e che racconta dell’universo del sesso, così uguale nel corso del tempo e così diverso, sublime, se libero di esprimersi.
Juliette e Margaret l’hanno scoperto, conoscono tutti i suoi segreti e ne posseggono la sua magia.
Una magia che le terrà a lungo unite, le porterà insieme dentro l’apoteosi del piacere.
(14-Fine. Nella foto: Stormy Daniels. Per gentile concessione della Puleio Press)